Più maestro che vittima del riso intese il vecchio, e piazzò sulla via un arco con il nervo rallentato: "Orsù , o sapiente, interpreta il mio gesto", disse. Si fece gente. Quello pensa, suda, ma non fa luce sull'enigma, finché s'arrende. E il saggio vittorioso: "L'arco si spezza se sta sempre teso, se lo rallenti è pronto al tuo volere".
Così l'anima deve anche giocare per essere più valida al pensiero.>>
Fedro, Favole.
Senza il gioco, non c'è flessibilità di pensiero... non c'è creatività.
Saper giocare significa imparare a ridurre il senso della "complessità" delle cose.
Imparare a giocare significa allenare la nostra elasticità mentale, necessaria quando ci troviamo di fronte a problemi complessi.
Quante volte infatti di fronte a chi riduce il nostro problema ad un quadro più semplice (e quindi risolvibile) rimaniamo spiazzati e talvolta seccati?
Impariamo a dare le giuste cornici ai problemi... e iniziamo ad allenare la nostra elasticità... altrimenti rischiamo di spezzare l'arco, se continuiamo a stare in tensione.
... tu cosa fai per allentare la tua corda?
... come ti alleni?
... a "cosa giochi" per allenare la tua elasticità mentale?
Hai mai pensato ad un percorso di problem solving per te stesso o per la tua azienda che attraverso il gioco, la formazione e il teatro, alleni te e il tuo team ad affrontare proattivamente i diversi problemi aziendali?
Già parecchie aziende di successo sul nostro territorio si stanno muovendo in questa direzione, scegliendo questa nuova metodologia formativa, come strumento per allenare la propria squadra e i propri leader.... tu quando inizi a prendere il "gioco in azienda" sul serio?
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